Una sera credevo di essere immortale
La luce entrava dalla finestra e illuminava il tuo viso
Il calendario era attaccato alla parete di fianco a me
Io l’ho aperto e ho scelto un giorno a caso dal futuro
E ho scritto: “Sei felice! Ti saluto dal passato!”
Quel giorno a caso poi è arrivato
Il calendario era attaccato alla stessa parete
Ma le cose non erano più come prima
E in preda al panico ho cancellato il saluto
E sopra ho scritto: “Vaffanculo futuro di merda!”
Ora so di non essere immortale
Perché la luce che entra dalla finestra è destinata a scomparire
E la potenza di parlare con il futuro è una misera illusione