Il signoraggio bancario – 2

SCROLL

Le banche centrali stampano soldi senza alcuna contropartita. I soldi creati dal nulla vengono prestati allo Stato. Lo Stato paga 100€ più gli interessi per mettere in circolazione una banconota da 100€. 100€ costano allo Stato 104€. Alle banche centrali 100€ costano 30 centesimi, calcolando il costo della carta, dello stampatore e delle eventuali spese interne di gestione.

Perché il denato non è di proprietà dello Stato? Una volta era lo Stato a stampare i soldi necessari all’economia interna. 100€ sarebbero costati allo Stato solamente 30 centesimi… Chi ha voluto trasferire la proprietà del denaro dallo Stato ad un gruppo di banchieri privati? Chi sono questi banchieri? Che fine fanno tutti i guadagni esorbitanti derivanti dal prestito dei soldi agli Stati?
Alcuni personaggi, quali Beppegrillo e Travaglio, parlarono con molta chiarezza di questo fenomeno. Ad un certo punto hanno smesso di parlarne e hanno anche cominciato a negare che di questo argomento siano competenti. Perché?
Il denaro é di poche persone. Il denaro é di un ristretto numero di esseri umani, banchieri di cui non si conoscono i nomi. Questi banchieri stanno forse comprando tutto quello che ci circonda?

Il denaro dovrebbe essere dello Stato. Il denaro serve per scambiarsi il lavoro, le merci, i beni. Il denaro non è un bene di per sé. Quello che si può comprare col denaro è un bene. Il denaro non può essere un bene, perché i beni non possono essere stampati e dichiarati di valore in un istante. Non esiste nella realtà un bene che acquisisce valore istantaneo perché lo ha deciso qualcuno. Una banconota da 100€ deve valere 100€ perché è stata scambiata con un bene o con un lavoro grazie al quale per 100€ è possibile godere di qualcosa. Se io lavoro per un’ora e grazie a questo lavoro ho preparato cinque torte, posso dire che per le mie competenze, le mie spese, il mio tempo e la mia fatica voglio essere ricompensato con 20€. Significa che vendo a 20€ le mie cinque torte. I soldi che ricevo posso utilizzarli per comperare un paio di pantaloni. Le torte sono un bene. I pantaloni sono un bene. 20€ non sono un bene, solo solo un pezzo di carta che serve come mezzo di scambio.
Questi banchieri guadagnano sulla vendita del denaro. Il denaro viene venduto nel vero senso della parola.
Ma a che cosa porterà questo fenomeno?
Perché subiamo in silenzio un simile declassamento del lavoro?
Se tutti quanti, per assurdo, volessimo spendere tutti i nostri soldi, dove troveremmo così tanti beni da comprare se il denaro è stato stampato senza alcuna contropartita?

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